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La ragazza dal vestito blu Un bestseller da oltre 100.000 copie

La ragazza dal vestito blu

La ragazza dal vestito blu
Alena Schroder

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«Alena Schröder si dedica all'eredità della sua famiglia, che comprende molto più di un quadro perduto: consiste anche di emozioni e decisioni difficili.» Così Die Tageszeitung celebra La ragazza dal vestito blu, il romanzo d’esordio di Alena Schröder che ha conquistato la Germania e appassionato migliaia di lettori.

«E il Vermeer?» «Be’, il Vermeer è il mistero più grande, mia cara.» Alena Schröder, La ragazza dal vestito blu

Un’emozionante saga famigliare, tre generazioni di donne accomunate dalla ricerca di un quadro e dal sogno della libertà.

«Il Vermeer è il mistero più grande» così dice Marietta Lankvitz a Hannah, la giovane protagonista di questo romanzo, parlando di La ragazza dal vestito blu, dipinto di Jan Veermer andato perduto durante il nazismo. Il mistero però non riguarda solo l’opera ma Veermer stesso, uno degli artisti più enigmatici di sempre. Pittore olandese del Seicento è rimasto nell’oblio fino all’Ottocento, quando è stato riscoperto e celebrato per il suo stile: l’uso del prezioso blu oltremare, la descrizione dello spazio interno e delle case con soggetti intenti nelle attività quotidiane. Guardare un quadro di Veermer è come guardare una fotografia, un effetto straordinario sul quale ancora oggi gli studiosi non hanno trovato una spiegazione comune, anche se la più accreditata è l’uso della camera ottica. Sono pochissimi i quadri della Sfinge di Delft arrivati fino a noi e questo rende ancora più prezioso e inestimabile il valore di La ragazza dal vestito blu. Quadro nella cui ricerca Hannah si butta a capofitto, ma ben presto la ricerca diventa l’occasione per capire chi è davvero e scoprire la storia della propria famiglia, della nonna Evelyn e della bisnonna Senta, due donne molto più simili a lei di quanto potesse mai immaginare. Non si può costruire il futuro senza conoscere il passato, sembra ricordare a Hannah e a noi lettori questo romanzo e un po’ anche Veermer.

L’autrice ci racconta La ragazza dal vestito blu.

«Questo è il mio primo romanzo ed è in parte ispirato alla mia storia famigliare. È un libro che parla dell’essere madri, dell’emancipazione femminile attraverso il lavoro, ma anche d’arte confiscata e di giusto risarcimento. E, non ultimo, racconta il destino di una famiglia ebrea ai tempi del nazismo e di come la generazione di giovani adulti come Hannah possa gestire oggi questa eredità storica.

Leggendo la saga napoletana di Elena Ferrante mi sono resa conto di quanto le biografie femminili siano in grado di raccontare con forza gli stravolgimenti sociali e politici degli ultimi decenni. Mentre scrivevo il libro è emersa in me sempre più chiaramente la consapevolezza che le esperienze e le decisioni delle donne della mia famiglia si sono ripercosse nella mia vita, e che dopo quasi cento anni tante delle loro lotte sono ancora le mie lotte. Sono certa che questo legame attraversi le generazioni, ma anche le frontiere.

Spero che il mio libro vi piaccia e che possa trovare tante lettrici e tanti lettori italiani.»

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